19 Marzo 2024

Cookie wall: il parere del Garante italiano apre uno spiraglio.

Il Garante #Privacy emette un comunicato stampa che inizia a schiarire le idee sulla legittimità #dei cookie wall impiegati nei siti di alcuni quotidiani italiani e della loro conformità al #GDPR.

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Un rapido aggiornamento a questo post di stamattina, almeno sul versante italiano. Proprio nella giornata di oggi il Garante Privacy italiano ha emesso il seguente comunicato stampa:

In sostanza ci dice che il titolare di un sito può legittimamente subordinare la fruizione dei suoi contenuti per mezzo di un accesso condizionato, tanto raccogliendo il consenso per finalità di profilazione quanto chiedendo il pagamento di una somma di denaro; tuttavia, la questione non è affatto chiusa e lo stesso Garante ha aperto nuove istruttorie per verificare se le iniziative dei quotidiani italiani siano conformi alla normativa europea o meno.

Morale della favola: puoi fare il cookie wall ma devi farlo con certi crismi. Sembra, perciò, che il Garante voglia decidere caso per caso. Provo a fare una previsione alla luce di quanto rilevato e del comunicato pubblicato oggi.

Per Repubblica non si prenderanno provvedimenti: il cookie wall del sito chiede immediatamente se accettare i cookie pubblicitari o sottoscrivere un abbonamento e il visitatore può effettuare una libera scelta e senza condizionamenti. Al contrario, sempre secondo me, verrà emesso un provvedimento sanzionatorio per Il Fatto Quotidiano poiché il sito web mostra due banner: all’accesso viene persino data la possibilità di “continuare senza accettare” i cookie ma provando a entrare in una notizia, la lettura viene immediatamente bloccata da un secondo cookie wall che, nuovamente, chiede di scegliere se accettare i cookie pubblicitari/di tracciamento oppure “sostenere” il giornale con un abbonamento.

Nel secondo caso nel visitatore si genera la legittima aspettativa che si possa proseguire la lettura degli articoli liberamentesenza pagaresenza accettare cookie pubblicitari, ma tale aspettativa viene immediatamente disattesa all’apertura di un articolo qualsiasi. Questo comportamento potrebbe rilevare in quanto potrebbe configurarsi come un’informazione scorretta nei confronti del visitatore, al quale non viene da subito comunicato la necessità di effettuare la scelta tra pagare o ricevere cookie pubblicitari.

In conclusione, non ci resta che attendere gli ulteriori sviluppi della vicenda, anche al fine di avere più chiare le idee su cosa differenzia un cookie wall legittimo (ai sensi del GDPR) da uno illegittimo.

 

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