PEC “maligne”: nuova ondata in corso

A volte ritornano! Come se non bastassero il lockdown per la pandemia di COVID19 e le lamentele per le udienze da remoto, è in corso una nuova e massiccia ondata di PEC contenenti collegamenti a malware, esattamente come già accaduto in passato. Anch’io ho ricevuto ben tre di queste PEC stamattina: Naturalmente, il primo indizio sospetto è il riferimento normativo: D.L. 179/123456789. Chiaramente, chi ha realizzato la PEC non ha la benché minima idea del fatto che al posto delle nove cifre andrebbe indicato l’anno di riferimento del presunto LEGGI TUTTO

Quanto puoi star tranquillo per i tuoi dati se tutto il tuo PC è indicizzato su Google?

Venerdì 17 marzo (guarda caso), l’ottimo Maurizio Ceravolo ha avviato una discussione su Google+ ha avviato su una discussione in cui esponeva un pessimo esempio di sicurezza informatica in cui si è imbattuto: un server FTP su Windows aperto, senza password e, peggio del peggio, collegato alla cartella radice dell’hard disk di un computer. Conseguenza diretta: il crawler di Google, non riscontrando impedimenti, ha indicizzato totalmente il contenuto di quel server FTP – meglio: dell’hard disk di quel PC connesso a Internet con un indirizzo IP fisso. Quella discussione ci offre LEGGI TUTTO