Immaginavo che sarebbe successo prima o poi: a partire da novembre 2024
Paint 3D non sarà più disponibile né potrà più essere utilizzato se già installato.
Una ciambella riuscita senza il buco che Microsoft è in procinto di cestinare definitivamente, sebbene non fosse un’applicazione malvagia.
Forse un po’ in anticipo sui tempi, lanciata in un periodo in cui le stampanti 3D non erano ancora accessibili alla maggior parte degli utenti casalinghi, o forse troppo ambiziosamente progettata per rimpiazzare il buon vecchio
Paint dopo decenni di gloriosa carriera, prometteva di consentire agli utenti la realizzazione di modelli tridimensionali in modo semplice e immediato. Una volta realizzato un modello, però, poi non si sapeva cosa farsene a causa della mancata interoperabilità con applicazioni di modellazione 3D di terze parti, e restava solo la possibilità di ordinare la stampa a un servizio online.
Per il resto si trattava di un’incarnazione di Paint in versione
UWP, con una veste grafica leggermente rivisitata ma che rendeva più complicato usare le funzioni storiche di Paint edizione classica. Questo ha indotto moltissime persone a non adottare Paint 3D come strumento grafico per lavoretti quotidiani e a preferirgli, in maniera facilmente prevedibile l’antenato tradizionale o alternative di terze parti come
GIMP oppure
Paint.net.
Che Paint 3D fosse sulla strada del dimenticatoio lo si poteva già intuire nel momento in cui
Microsoft ha deciso di non
includerla più nel sistema operativo al momento del rilascio di
Windows 11 e di tornare a far evolvere la versione classica di Paint, la quale oggi ha l’aspetto delle applicazioni espressamente disegnate per Windows 11 e, in più, ha acquistato nuove funzioni, tra cui quelle legate all’uso dell’intelligenza artificiale come la rimozione dello sfondo nelle foto.
Paint non vuol saperne di andare in pensione.
Sono poche le applicazioni che hanno resistito al trascorrere del tempo e una di queste è proprio MS Paint, presente in tutte le versioni di Windows messe in commercio, nonostante non sia stata originariamente creata da Microsoft: essa fu introdotta in Windows in virtù di una licenza concessa dal produttore originale; solo in seguito Microsoft acquisterà i diritti e il codice sorgente per realizzare Paint così come lo conosciamo.
Paint, quindi, ha ancora tanta strada da fare e non sembra avvertire il peso degli anni sulle proprie spalle. Ricapitoliamo la storia di Paint, allora.
1984 – Microsoft acquista “Paintbrush”.
Sviluppato col nome di “Paintbrush” da una piccola software house chiamata
ZSoft Corporation, il software piacque alla Microsoft acerba dell’epoca, la quale aveva bisogno di un software per la grafica da inserire nell’imminenteÂ
Windows 1.0. Paintbrush era davvero un software rudimentale e incompleto, soprattutto se messo al confronto con quanto aveva da offrire il Commodore Amiga a quei tempi (per citarlo:Â
Deluxe Paint) e, pertanto, la sua sorte seguì quella del sistema operativo a finestre dell’azienda di Redmond fino al 1990 – scarsa diffusione, quindi, per Windows 1.x e 2.x
1990 – Paintbrush viene riscritto per Windows 3.0
Poco considerato fino a quell’anno, Paintbrush venne in larga parte riscritto da zero per consentirgli di supportare i colori (una palette di 16 colori) e di salvare le creazioni nel più comune formatoÂ
.BMP; in più, l’interfaccia utente è stata aggiornata fino ad assumere quell’impostazione che è giunta a noi fino a Windows Vista.
1995 – Il nome cambia e diviene semplicemente “Paint”
L’arrivo sul mercato di Windows 95 porta con sè il nuovo nome “Paint” e la possibilità di salvare anche nei formati
.JPG,Â
.GIF eÂ
.PNG ma a condizione di installare delle librerie di terze parti non incluse nel sistema operativo. Quella versione venne anche munita della possibilità di salvare le palette personalizzatei colori nel formatoÂ
.PAL ma ben presto si rivelò una funzione problematica e inÂ
Windows 98 venne rimossa.
2001 – Windows XP consente a Paint di salvare nei nuovi formati
Finalmente Paint può salvare direttamente in .JPG, .GIF e .PNG senza l’ausilio di librerie esterne.
2006 – Nuova UI e nuove funzioni
Rimasto sostianzialmente immutato fino a quel momento, Paint si rinnova con l’avvento di Windows Vista: l’interfaccia acquisisce l’aspetto di Office 2007 (con i cd. “Ribbon”) e appaiono nuove funzioni per il ritocco delle immagini come il “Ritaglio”.
2017 – Microsoft pubblica Paint 3D e annuncia la rimozione di Paint classico
Come spiegato sopra, Paint 3D sarebbe dovuto succedere a Paint in maniera definitiva e Microsoft giunse persino a fare un annuncio in tal senso ma oggi, dopo sette anni, gli esiti si sono rivelati diversi da ciò che la casa madre prospettava.