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ARM minaccia di cancellare la licenza a Qualcomm!

La notizia giunta nel corso della notte italiana preannuncia eventi che potrebbero avere effetti devastanti sul mercato dell’informatica – in ogni settore!

ARM Holdings PLC, nota azienda anglosassone che ha creato l’architettura ARM per CPU prevalentemente destinate a smartphone e tablet poiché in grado di coinugare potenza ed efficinza energetica, ha minacciato Qualcomm di porre termine al contratto con cui quest’ultima opera su licenza ARM per costruire chip che ormai si trovano in moltissimi dispositivi elettronici, dal semplice smartphone fino ai frigoriferi e alle SmartTV.

Se l’architettura ARM per le moderne CPU ha raggiunto un successo tale da introdurre queste persino nel settore dei computer desktop e laptop, andando a detronizzare quel colosso apparentemente imbattibile di Intel, ciò è principalmente dovuto proprio all’azienda americana che ha sapientemente coniugato marketing e strategie commerciali per imporre i propri chip SnapDragon a altri giganti tecnologici come Samsung e finendo così in milioni di dispositivi sparsi per il pianeta.

Tuttavia nel 2021 è iniziata una battaglia legale promossa da ARM nei confronti di Qualcomm poiché quest’ultima avrebbe violato i termini dell’accordo di licenza stipulato con ARM nel momento in cui ha acquisito Nuvia, una startup impegnata nella progettazione di chip con cui ARM aveva già in essere un contratto in esclusiva per concedere l’uso di tecnologie brevettate. Secondo l’azienda britannica, Qualcomm così avrebbe aggirato la licenza concessa per accedere a tecnologie originariamente escluse dall’accordo che ha consentito la nascita della linea Snapdragon e, successivamente, allo sviluppo di processori come Snapdragon X Elite da inserire nei Copilot+ PC di Microsoft.

Le enormi potenzialità di questi recenti processori anche in ambito desktop, ha spinto Microsoft ha investire sempre di più nello sviluppo di Windows on Arm e il Surface Pro 11 non è altro che l’esempio di cosa sia possibile fare con un dispositivo mobile potentissimo ma in grado di funzionare con la batteria fino alla sera; purtroppo, però, il futuro appare incerto alla luce del recente annuncio da parte di ARM.

Adesso Qualcomm ha 60 giorni di tempo prima che la cancellazone della licenza sia effettiva: sicuramente ARM non chiuderà il contratto con Qualcomm ma vuoe indurre la controparte a negoziare su tutte le questioni aperte e, eventualmente, mettere fine all’azione legale.

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