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Linus Torvalds accetta modifiche al Kernel da Microsoft

Quel che molti fanboys di Linux non vorrebbero mai sentire, poiché spesso mossi da un insensato odio viscerale verso Microsoft, sta accadendo nel silenzio più totale e con la benedizione di Linus Torvalds in persona.

Proprio Torvalds, infatti, da circa un paio di anni sta accettando moltissimi upgrade al kernel Linux provenienti da ingegneri Microsoft.

Si tratta di upgrade che l’utente domestico nemmeno noterà poiché destinati ad ambienti server con virtualizzazione, macchine spesso munite di Hyper-V, un gran numero di CPU e di tecnologia NUMA (Non-Uniform Memory Access); questi upgrade, infatti, mirano a rendere il boot di Linux più veloce quando virtualizzato attraverso Hyper-V e lo fanno impiegando alcune avanzate tecniche di elaborazione parallela – una tecnica di programmazione che induce a dividere il codice da eseguire su più CPU o su più core di CPU disponibili e così dimezzare i tempi di calcolo.

Ricordo che già dal 2015 esiste un programma interno all’azienda di Redmond battezzato “Microsoft ❤️Linux” grazie al quale oggi Windows è in possesso del cd. Windows Subsystem for Linux (WSL), un ambiente virtualizzato che consente di installare alcune distribuzioni Linux all’interno di Windows. In WSL 2, Linux e Windows interagiscono in maniera trasparente ed è persino possibile eseguire applicazioni Linux munite di interfaccia utente.

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