Pollicino 2.0

Il Garante Pizzetti, però, ha avvisato gli utenti di smartphone:

Con gli smartphone ognuno di noi è, quasi sempre inconsapevolmente, un Pollicino che ha in tasca il suo sacchetto di sassolini bianchi che escono uno ad uno per segnarne gli spostamenti.

Il Garante fa riferimento ai rischi connessi alle funzioni di geolocalizzazione onnipresenti negli ultimi smartphones. E’ ben noto, infatti, come nel corso dell’anno passato la geolocalizzazione sia diventata un elemento piuttosto comune dell’esperienza informatica.

Gli smartphone,  infatti, consentono di indicare ad un sito web (opportunamente programmato) le proprie coordinate geografiche e queste, successivamente, vengono tradotte in città, indirizzi se non addirittura in luoghi e locali più o meno pubblici. Gli esempi sono tanti, ad iniziare già da Foursquare, Twitter, Facebook e la stessa pagina di ricerca di Google: ciascuno di questi siti può indicare – in modo più o meno autonomo – la posizione di uno smartphone (e del relativo proprietario). Ciò significa, come argutamente indicato da Pizzetti, che ad ogni nostro spostamento lasciamo una traccia del nostro passaggio, più o meno visibile anche da altri utenti dello stesso sito.

Gli odierni smartphone e i relativi sistemi operativi sono stati esplicitamente concepiti per sfruttare piccoli ricevitori GPS incorporati nell’hardware per ricavare le coordinate correnti e, conseguentemente, offrire servizi connessi alla presenza del soggetto in tale posizione geografica. Dunque siamo andati ben oltre la semplice navigazione GPS, nella quale le coordinate servivano al software solo e semplicemente per calcolare il percorso da quelle coordinate a quelle di destinazione: oggi grazie alla geolocalizzazione possiamo sapere se intorno a noi ci sono (e quali sono) bar, ristoranti, banche, distributori di carburante, hotel, parcheggi; purtroppo, però, alcuni di questi software/servizi non si limitano a restituire una risposta coerente con la nostra posizione ma vanno oltre e rendono esplicita la nostra collocazione spaziale anche al resto degli utilizzatori dello stesso servizio.