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USA: le AI violano la concorrenza per i senatori democratici

Un gruppo di senatori Democratici in U.S.A. ha scritto una lettera per sollecitare la FTC (Federal Trade Commission) e il Dipartimento della Giustizia (alias DoJ) affinché si indaghi su una presunta anticoncorrenziale da parte dei fornitori di servizi online che sfruttano le intelligenze artificiali per fornire risposte alle persone.

Il gruppo capeggiato dalla senatrice Amy Klobuchar ha spiegato che le più recenti evoluzioni delle intelligenze artificiali profittano indebitamente del lavoro di autori di terze parti e degli editori, adottando una condotta che genererebbe enormi introiti solo per i rispettivi fornitori di questi strumenti.

Una ricerca (sul Web) tradizionale o i collegamenti contenuti in un flusso di notizie possono inviare i visitatori a leggere il sito web che offre il contenuto originale, i riassunti generati dalle AI trattengono gli utenti nella propria piattaforma, sviando l’attenzione del visitatore con pubblicità mirate e – contemporaneamente – raccogliendo dati persionali. […] In più alcune funzioni generative delle AI lasciano credere che i testi prodotti siano da loro effettivamente creati e non una mera rielaborazione dei materiali di terze parti.

Sostanzialmente i senatori affermano che un manipolo di grosse aziende controllano il mercato per sfruttare economicamente i materiali assorbiti attraverso l’associazione ad annunci pubblicitari, creando di fatto un posizione dominante della quale dette aziende abusano. Se le terze parti non accettano che i loro contenuti siano indicizzati e usati per l’addestramento delle intelligenze artificiali, queste rischiano di essere estromesse dal flusso monetario.

Questa lettera è chiaramente il preludio a un’azione condotta personalmente della senatrice Klobuchar che è particolarmente sensibile all’argomento della protezione della stampa, tanto da aver già in passato proposto una normativa per far sì che le notizie online venissero fornite su licenza (cioè: a pagamento) ai motori di ricerca come Google; alla luce delle recenti evoluzioni, perciò, quel vecchio problema sembra superato poiché il gruppo di senatori ritiene che i top player adesso siano in grado di aggirare l’ostacolo fornendo i materiali all’intelligenza artificiale con la giustificazione dell’addestramento dell’algoritmo.

Qualora FTC e DoJ dichiarino di non poter far molto per questa richiesta, quasi certamente lo stesso gruppo di firmatari preparerà un nuovo disegno di legge per la disciplina del settore.

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