Microsoft ha da poco fatto un enorme regalo a tutti i dinosauri dell’informatica (come il sottoscritto) che hanno avuto la fortuna di nascere proprio in tempo per assistere e partecipare attivamente alla diffusione dell’informatica di massa. Gli inizi degli anni ’80 rappresentano la pietra miliare nell’approccio del pubblco nei confronti dei nuovi home computer e, tra questi, a guidare la pattuglia di nuovi dispositivi erano i computer prodotti dalla Commodore.
La caratteristica che accomunava i computer Commodore, l’Apple II di Steve Jobs e Steve Wozniak, e l’Altair 80 era il microprocessore MOS 6502.

Questo processore è diventato di fatto il mattone fondamentale della cultura informatica moderna per molte persone nate tra la metà degli anni ’70 e la prima metà degli anni ’80; per i più anziani, invece, soprattutto se residenti negli U.S.A., ha rappresentato un enorme fonte di business poiché alcuni dei colossi informatici odierni sono nati e si sono sviluppati attorno a quel piccolo pezzo di silicio.
In particolar modo Microsoft ha letteralmente aperto il mondo della programmazione a migliaia di persone con la creazione del linguaggio di programmazione BASIC, scritto a quattro mani dai cofondatori dell’azienda, Bill Gates e Paul Allen, e inserito direttamente nella ROM del processore. Un linguaggio semplice con istruzioni chiare così da poter essere appreso molto rapidamente. Per esempio:
10 PRINT "HELLO WORLD"
20 GOTO 10
Se il MOS 6502 è stato il mattone su cui è sorta la moderna cultura informatica, il BASIC è stato certamente il cemento e nel corso degli anni, sebbene soppiantato da linguaggi più versatili e potenti, ha acquisito un’importanza storica notevole; per tale ragione sono stati molti i tentativi di preservare quel linguaggio di programmazione dall’oblio, finanche al punto di creare dei cloni non ufficiali per scopi prettamente didattici. Michael Steil, per esempio, ha ricostruto il codice originale e lo ha ricompilato su compilatori moderni, ottenendo sette versioni per diverse piattaforme.
Sulla base del lavoro di Michael Steil, Microsoft ha costruito una nuova build, l’ha munita di licenza open source MIT e ha pubblicato il codice assembler in un repository su GitHub.

Grazie al BASIC per MOS 6502, MIcrosoft nel 1977 si è accordata con Commodore per l’inserimento del BASIC in tutti i suoi computer in virtù di una licenza flat di $25.000 (venticinquemila dollari): dalla linea PET al Commodore 64 e passando per il VIC-20, ogni prodotto Commodore ha incorporato il linguaggio di programmazione di Microsoft.
Il resto è storia.